[ Esplora una delle più esclusive piscine naturali della Calabria ]
Con due salti di complessivi di 57 metri, la Cascata delle Rupe risulta essere la più alta di tutta l’asta del torrente Campanaro.
Ai piedi del primo salto è presente una bella conca che consente agli appassionati di immergersi nelle limpide e fresche acque del torrente per un bagno rigenerante. Qui le rocce scavate e modellate dal perenne scorrere delle acque disegnano angoli spettacolari e suscitano una profonda ammirazione dell’uomo nei confronti dell’azione che Madre Natura svolge da millenni.
Percorrendo verso valle il corso del torrente, lungo un sentiero in parte scavato nella roccia, si giunge alla cascata del Salice, che prende il nome da un vecchissimo esemplare di salice bianco che, adagiato tra le sponde, permette di raggiungere una conca d’acqua dove vive la rana italica.
Particolare interesse riveste, in questo sito, la presenza in piccole colonie della Felcetta lanosa (Cheilanthes marantae) e della Pteride di creta (Pteris cretica), rare felci tipiche di ambienti tropicali e probabilmente relitti di antiche popolazioni che ancora si ritrovano in pochissime aree dell’Italia meridionale.
Consigli della Guida
Un tuffo sotto le cascate del fiume Campanaro...un brivido fresco in un'estate bollente.
Non perdere l'occasione!
Distanza itinerario del tratto: 2,5km (andata/ritorno);
Tempo medio di percorrenza itinerario: 3 ore (andata e ritorno);
Altitudine iniziale: 730 m;
Altitudine minima: 480 m;
Altitudine massima: 730 m;
Dislivello totale ascesa: 250 m;
Dislivello totale discesa: 250 m;
Attrezzato: sì;
Fondo stradale: strada sterrata;
Difficoltà: E (escursionista);
Segnaletica: presente;
Acqua di fonte o di sorgente: disponibile a circa 200 metri dal sentiero, di fronte alle Cascate Campanaro;
Con due salti di complessivi di 57 metri, la Cascata delle Rupe risulta essere la più alta di tutta l’asta del torrente Campanaro.
Ai piedi del primo salto è presente una bella conca che consente agli appassionati di immergersi nelle limpide e fresche acque del torrente per un bagno rigenerante. Qui le rocce scavate e modellate dal perenne scorrere delle acque disegnano angoli spettacolari e suscitano una profonda ammirazione dell’uomo nei confronti dell’azione che Madre Natura svolge da millenni.
Percorrendo verso valle il corso del torrente, lungo un sentiero in parte scavato nella roccia, si giunge alla cascata del Salice, che prende il nome da un vecchissimo esemplare di salice bianco che, adagiato tra le sponde, permette di raggiungere una conca d’acqua dove vive la rana italica.
Particolare interesse riveste, in questo sito, la presenza in piccole colonie della Felcetta lanosa (Cheilanthes marantae) e della Pteride di creta (Pteris cretica), rare felci tipiche di ambienti tropicali e probabilmente relitti di antiche popolazioni che ancora si ritrovano in pochissime aree dell’Italia meridionale
Abbigliamento adeguato alla stagione, scarpe comode tecniche o da ginnastica con grip, pantaloni lunghi, maglietta e calze di ricambio, cappello o berretto, borraccia, k-way, snacks energetici, macchina fotografica
Percorri la Strada Provinciale 20 per Sersale.
Arrivati all’incrocio con il bivio per Zagarise saranno ben visibili le indicazioni per il Sentiero del Brigante il cui accesso è sul bordo strada.
Presente anche la segnaletica CAI (Club Alpino Italiano)