Il filosofo Eraclito sosteneva con il suo noto aforisma che <<tutto scorre e si trasforma>>, in altre parole un modo per significare il perenne divenire delle cose e la mutevolezza degli eventi della vita.
Così il Canyon, formatosi nel corso dei millenni, ha subito svariate fasi evolutive, non ultima quella verificatasi a cavallo tra il 2022 ed il 2023.
Irruenti ed improvvise alluvioni hanno modificato alcuni tratti del sentiero e del corso del torrente da rendere quasi irriconoscibile ciò che soprattutto noi guide avevamo conosciuto come il sentiero del Canyon.
La sorpresa, dopo il crollo di una parte del sentiero (ora ripristinato dal Direttore della Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe, Dott. Antonio Falcone), è lo scenario che oggi, secondo il nostro parere di Guide della Riserva, si presenta ancora più affascinante offrendo maggiori scorci ed elementi nuovi in grado di aggiungere valore ad una ricchezza naturalistica inestimabile.
Ciò va a sommarsi agli aspetti caratteristici ed interessanti sotto il profilo geologico, geomorfologico, storico, antropologico e molto altro ancora. È il Canyon il protagonista di un panorama preistorico dove le specie vegetali dimorano da millenni incontrastate; presenta infatti una architettura naturale ed una singolarità del paesaggio che testimoniano i processi che hanno formato e modellato il nostro pianeta.
Lo sapevi che la Calabria agli albori del pianeta faceva parte della penisola Iberica insieme alla Sardegna? Incredibile, eppure è così. Buona scoperta di un territorio che può solo stupire per la sua bellezza ed unicità.
Possiamo in conclusione affermare che il cambiamento, per quanto comporti quasi sempre una rinuncia, sia al contempo un’occasione di rinascita!